A seguito della risposta riguardante le nuove targhe dei rimorchi, pubblicata sul numero di marzo, torniamo come si suol dire "a grande richiesta" su un argomento che sembra abbia suscitato molto interesse. Abbiamo infatti ricevuto numerose richieste di chiarimento da parte dei lettori, che andiamo brevemente a trattare. Non ci aspettavamo un riscontro così ampio da parte dei lettori, segno evidente che i cosiddetti trailer occupano una fetta di mercato sempre più interessante.
-Giuseppe da La Spezia ci domanda: "nella mia provincia stanno ancora dando le targhe
vecchie, come faccio ad avere quelle nuove?".
La situazione che descrivi è molto strana, infatti dall'entrata in vigore delle nuove
targhe, quelle precedenti sono del tutto fuori corso. Impossibile quindi che vengano
assegnate. Forse ti riferisci a rimorchi immatricolati appena prima del 20 febbraio, quando
ancora si consegnavano le targhe vecchio tipo.
-Marco da Brindisi ci scrive: "avete detto che con le nuove targhe dei rimorchi non servono
più le targhe gialle, ma come si fa a capire quali sono le targhe nuove e quali sono quelle
vecchie?".
Le "targhe gialle" formalmente definite "targhe ripetitrici", servivano per ripetere
letteralmente i numeri di targa del veicolo trainante (ad esempio l'automobile), in modo che
questi non fossero nascosti dal rimorchio in fase di traino. Con la nuova normativa, le
targhe ripetitrici non saranno più necessarie, a condizione di possedere già le targhe nuovo
formato, facilmente riconoscibili dalle dimensioni (più grandi rispetto alle precedenti),
alle bande laterali blu (simili a quelle degli autoveicoli), e sopratutto alla sigla
iniziale contraddistinta dalla lettera "X".
-Ovidio da Pescara vorrebbe sapere: "Sono un commerciante di rimorchio e al momento ho
diverse vendite in sospeso perchè non si sanno ancora i prezzi delle nuove targhe. Secondo
voi aumenteranno di tanto?".
Nel frattempo, caro Ovidio, i prezzi sono stati resi pubblici. Il costo della sola targa
rimorchio ammonta ad euro 23,85, a cui vanno aggiunti i valori bollati (€ 29,24) e i diritti
Motorizzazione (€ 9,00).
-Silvio da Perugia ha questo dubbio: "ho visto sul giornale le nuove targhe dei rimorchi,
che sono praticamente uguali a quelle delle macchine. Il sistema di immatricolazione sarà
uguale come per le macchine? Ci sarà anche il Pra o lasceranno tutto com'è adesso?"
Il "sistema di immatricolazione" come lo definisci tu, sarà comunque profondamente
differente rispetto a quello delle auto e motoveicoli. Si tratta di archivi diversi nella
loro gestione tecnica e nella documentazione di riferimento. Non ci sarà "il PRA" nel senso
che così come prima i rimorchi non verranno iscritti al Pubblico Registro Automobilistico,
quindi rimarranno solo con la carta di circolazione ad attestarne proprietà e
caratteristiche tecniche; quindi niente rilascio del Certificato di Proprietà. Per la
vendita sarà sufficiente aggiornare la Carta di Circolazione facendone specifica richiesta,
non è necessario un atto di vendita autenticato, nè alcuna firma da parte del venditore (le
assurdità e le contraddizioni di una burocrazia che si vuole semplificare in modo
approssimativo).
-Francesco da Torino chiede invece: "ho sentito che le targhe nuove dei carrelli devono
essere rinnovate ogni anno".
Niente di più assurdo. La targa rimane quella finchè non viene smarrita o
deteriorata.
-John da Foggia osserva che: "vedo in giro molto spesso dei carrelli senza targhe. Una volta
ce n'era uno davanti a una macchina della polizia, ma loro non lo hanno fermato. E'
possibile?"
Si, certo, si tratta dei carrelli appendice, cioè rimorchi leggeri (fino a 750 kg) che non
hanno obbligo di immatricolazione, ma solo della pratica di "accodamento" al veicolo
trainante. Non avendo una loro immatricolazione (e quindi nè targa e nè Carta di
Circolazione), saranno soltanto annotati sulla Carta di Circolazione
dell'autoveicolo.
-Franco da Mestre pone il seguente quesito: "bisogna pagare il bollo per i trailer con le
targhe nuove?"
La normativa che regolamenta il pagamento dei bolli è prettamente regionale, pertanto
occorre consultare quanto in vigore nella propria regione di appartenenza, facendo bene
attenzione alla classificazione e ai pesi indicati sulla Carta di Circolazione del
rimorchio.
Scrivo alla redazione di American Drive per la rubrica dedicata alle domande dei lettori, e
vorrei sapere come posso uscire da un impiccio in cui mi sono trovato con il mio Ford F150. Ho
comprato la macchina 3 anni fa da un ragazzo che l'aveva importata direttamente dagli USA.
Insieme alla macchina mi era stato dato il libretto ma non il certificato di proprietà che lui
diceva di dover ancora fare. Passato diverso tempo, non ho più avuto notizie del ragazzo che nel
frattempo ha cambiato anche numero di telefono e non si riesce più a rintracciare. Io mi trovo
con la macchina, il libretto intestato a lui, e ogni agenzia dove vado mi dice che non può farmi
il passaggio di proprietà. La macchina io l'ho comprata regolarmente ma non la posso usare. Cosa
devo fare?
-Lettera firmata
Caro American Driver, non finiremo mai di sottolineare l'importanza della documentazione e dei controlli preventivi sul veicolo. Comprare "a cuor leggero" un'auto, può consegnarci grossi problemi da risolvere, se non addirittura una colpevolezza per incauto acquisto del bene. Siamo pienamente d'accordo che il venditore debba sempre fornire tutto il necessario affinchè l'acquirente possa trascrivere la proprietà a suo nome, ma è altrettanto vero che il compratore debba verificare a priori la disponibilità dei documenti, la proprietà effettiva del bene, e non in ultimo la presenza di eventuali vincoli o gravami sull'auto. E' una triste realtà, ma al giorno d'oggi le promesse non danno più nessuna garanzia di serietà, specie nel campo delle auto dove le truffe sono all'ordine del giorno. Stando a quanto da te scritto, quello che ti hanno detto le agenzie consultate dovrebbe corrispondere al vero. O meglio, allo stato attuale è impossibile intestarsi il veicolo, proprio per la mancanza del venditore e del Certificato di Proprietà del veicolo, ma rivolgendosi al Giudice di Pace potrai far valere le tue ragioni ed trascrivere la sentenza di trasferimento di proprietà. Non saranno certamente tempi brevi, poichè sappiamo i tempi della giustizia italiana, ma è certamente una via d'uscita sicura. Solo il Giudice di Pace infatti può intimare al PRA di trascrivere una vendita senza la prescritta documentazione, nella fattispecie un atto di vendita autenticato e il Certificato di Proprietà del veicolo. Tutto sta a dimostrare con più prove possibili, le circostanze dei fatti. Sono utili a riguardo le tracce del pagamento effettuato, oppure una scrittura privata sottoscritta dal venditore, o ancora una fattura di vendita. Indispensabile è anche dimostrare che ci si è attivati per cercare il venditore: allegare il recapito telefonico non più attivo, la ricevuta di una raccomandata spedita all'indirizzo del venditore, e qualsiasi altro in tuo possesso. Ti consiglio vivamente, nel frattempo, di non usare il veicolo su strade pubbliche. In caso di un banale sinistro (anche non di tua responsabilità), potrebbe metterti in guai molto più seri di quelli "amministrativi".