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American and Classic Cars Blog



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Luglio 2013




Modifiche aumenti settore auto


Domanda

Ciao a tutti, vorrei fare i miei complimenti alla super redazione di American Drive, che ogni mese ci rende sempre felici con una rivista che in Italia non ha rivali. Grazie perchè ogni mese riuscite a superarvi. Coglievo l'occasione per fare anche una domanda, sto leggendo su internet che in Italia sono in arrivo nuove modifiche con aumenti nel settore auto. Potete anticiparci cosa potrebbe succedere? Molti di noi stanno per comprare o vendere qualche mezzo e sarebbe utile sapere in anticipo come risparmiare qualche soldo. Grazie, siete sempre unici
Paul – Barcellona Pozzo di Gotto

Caro American Driver, ti ringraziamo per i complimenti che premiano l'attento ed appassionato lavoro di tutto lo staff. Vedo che anche tu sei molto attento alle novità che riguradano il mondo delle auto, anche perchè molti balzelli e ritocchi delle imposte legate a questo settore, vengono volutamente fatte passare in sordina e per il cittadino è veramente difficile riuscire ad organizzarsi per tempo al fine di evitare questa o quell'altra tassa. Spesso infatti si apprende di un aumento quando questo è già stato approvato dal Governo, alla faccia della trasparenza e del rispetto dei cittadini. Poco tempo fa abbiamo assistito all'aumento vertiginoso dell'IPT, l'imposta di Trascrizione che si paga sulle immatricolazioni e sui passaggi di proprietà, principale responsabile (insieme al superbollo e al redditometro), del collasso definitivo del mercato. Poi è arrivato il ritocco delle tariffe PRA, esiguo se vogliamo, ma del tutto ingiustificato. Infine arriviamo ai giorni nostri, con la prospettiva dell'aumento dell'IVA, e dell'imminente adeguamento dell'imposta di bollo. Se nel primo caso l'argomento è all'ordine del giorno da almeno un anno e ognuno di noi conosce l'ambito di applicazione dell'IVA, nel secondo caso il cittadino non riesce in prima battuta a comprendere bene di cosa si tratti. L'imposta di bollo comunemente viene vista come la marca che si acquista dal tabaccaio, e di per sé non è sbagliato il concetto; in realtà però, la marca da bollo viene versata anche in altri modi, per esempio attraverso bollettini postali, oppure tramite versamenti telematici in collegamento con gli enti destinatari. Per semplificare il concetto, possiamo fare l'esempio del classico trapasso di un veicolo usato. La marca da bollo viene assolta sull'atto di vendita, così come sulle note di presentazione al Pra e in ugual modo per la Motorizzazione. Un totale di quattro marche da bollo per una sola formalità. Va da sé, che l'importo pubblicizzato dal Governo relativamente all'aumento dell'imposta (previsto entro fine giugno), dovrà essere in pratica moltiplicato per il numero di marche da bollo che si versano solitamente per una formalità, quindi tornando al nostro esempio bisognerà moltiplicare l'aumento per quattro! Stessa cosa per le formalità di immatricolazione di veicoli provenienza estera, che in alcuni casi richiedono addirittura un numero di bollati superiore. Un'operazione mascherata bene ma che letta nel giusto modo fa capire come questo Governo si stia muovendo ricalcando le orme di quelli precedenti. L'aumento previsto per le marche da bollo non dovrebbe tuttavia cambiare la vita a nessuno, nel senso che la differenza tra gli importi attuali e quelli futuri rappresenta più un fattore legato al principio che all'aumento in sé. Se però lo sommiamo a tutti i precedenti già citati, e consideriamo anche l'aumento dell'IVA (quest'ultimo di portata sicuramente superiore), ecco che chi commercia e vive di auto può legittimamente sentirsi preso di mira. Ovviamente il riferimento va ai tanti commercianti che si trovano a sdoganare un veicolo provenienza USA con il 3% di IVA in più rispetto ai cugini tedeschi, e che poi devono cercare di vendere il prodotto passando attraverso le mille avversità del bollo, dell'assicurazione, e delle pratiche di intestazione, oltre alle naturali difficoltà di una vendita. Guardando il quadro generale, non si possono che trarre sconfortanti considerazioni. Se anche nel 2014 ci fosse una ripresa di alcuni settori, come si potrebbe sperare di tornare alle vendite degli anni passati, con queste imposizioni attuali? E ancora, se anche lo Stato decidesse di lasciare in pace gli automobilisti, pensate che avrebbe la forza di togliere le tasse esorbitanti già in vigore? Ricordiamoci la lezione che lo Stato ci ha impartito tramite le accise sulla benzina, di cui ancora oggi paghiamo delle quote destinate ad eventi di cui nemmeno si ricorda lo Stato stesso. Attendiamo quindi il Decreto Semplificazioni che dovrebbe essere emanato a luglio, per vedere se effettivamente qualcosa di semplificato ci sarà davvero. Intanto prendiamoci gli aumenti.

Timbro proroga


Domanda

Salve.Ho acquistato presso un rivenditore una Pontiac Firebird del 1991 (provenienza Germania). Ho richiesto che fosse immatricolata in Italia, come auto storica. Il rivenditore mi ha quindi rilasciato il c.r.s. su cui è riportato il numero di iscrizione ASI, la fotocopia del libretto originale e il "foglio di via/permesso di circolazione provvisorio (scadenza 90 giorni) emesso in data 09 Aprile 2013. Se non mi dovesse arrivare il libretto originale entro i 90 giorni, come devo comportarmi? Io abito a Modena e l'agenzia di pratiche auto che il rivenditore ha incaricato di curare l'immatricolazione si trova vicino a Brivio (LC) nella zona del rivenditore stesso. Il rivenditore
mi ha detto che, se necessario, il permesso provvisorio si può rinnovare, ma dovrei mandargli indietro l'originale, per farci apporre sopra un nuovo timbro e prorogarne la scadenza. Mi sembra una cosa pittosto "scomoda".


Caro American Driver, cosa non è scomodo in Italia? Se il problema fosse solo la scomodità, molte cose non sarebbero un problema. Molto spesso invece, oltre ad essere scomoda, la burocrazia italiana può essere anche lunga, costosa e complicata (se non addirittura complessa). Mi chiedo infatti se aspettare mesi per un CRS (Certificato di Rilevanza Storica) dall'Asi sia una pratica così comoda. Oppure se l'obbligo di collaudare necessariamente la macchina nella provincia dell'ultima officina che abbia eseguito i lavori di restauro, non sia così vincolante. O se impiegare più di novanta giorni per stampare una carta di circolazione sia una tempistica accettabile. La risposta a queste domande retoriche, la sappiamo. Per questo il cittadino si deve adattare ogni volta alle pecche dello Stato e rimboccarsi le maniche digerendo bocconi amari. La procedura da te descritta mi sembra non faccia una grinza; auto iscritta ASI, collaudo regolare, rilascio di targhe e foglio di via. La Motorizzazione, che per rilasciare le targhe ha una tempistica massima, a questo punto mette un attimo da parte la pratica e si concentra sulle restanti urgenze. Il principio è che con il foglio di via si può circolare, quindi di fatto non ti arrecano nessun danno se anche la carta di circolazione non viene consegnata in tempi brevi. Ma questo non tiene conto del fatto che molti di noi abitano in zone di confine, e che quindi vorrebbero utilizzare la loro auto anche vicino a casa ma in territorio estero, senza dover necessariamente passare dei guai. Per non parlare poi del disagio (o come dici tu, della scomodità) di rispedire un foglio originale per essere riconvalidato, costringendoti a rimanere fermo con il veicolo e a spedire il permesso all'Agenzia, sperando che poi le lettere non vadano smarrite come spesso accade. Purtroppo non c'è modo di fare un rinnovo tramite una Motorizzazione più vicina. Il foglio di via deve sempre essere convalidato dall'ufficio che lo ha emesso, sopratutto perchè quando si sconfina la tempistica dei novanta giorni, ci potrebbero essere dei motivi ostativi al rilascio della carta di circolazione, che solo la Motorizzazione che ha in carico la pratica può conoscere. C'è da dire che solitamente le Forze dell'Ordine non sono mai così rigide nel far rispettare questa scadenza; anche loro conoscono (seppur per sommi capi) le problematiche legate a queste pratiche, riconoscendo il disagio che il rinnovo dell'autorizzazione originale comporta a chi necessita quotidianamente della macchina. Non è comunque una tranquillità, né viene ammessa dal Codice della Strada la circolazione con un foglio scaduto. Tieni comunque una fotocopia in auto se dovessi circolare nei giorni in cui l'autorizzazione viaggia avanti e indietro.