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American and Classic Cars Blog



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Marzo 2013




Reddito per acquistare auto americane


Domanda

Gentile direttore / redazione di American drive, volevo chiedere chiarimenti relativamente alla questione sul possesso di auto d'epoca americana (o comunque di grossa cilindrata) e del reddito che secondo alcune fonti bisognerebbe dimostrare in seguito ad eventuali controlli fiscali, ecc... Tutto questo ha un fondamento o riguarda solo le auto recenti (non storiche)? Dal momento che prima o poi vorrei fare l'acquisto, vorrei andare con i "piedi di piombo", come si suol dire. Vi ringrazio e vi faccio i miei complimenti.

Pietro

Caro Pietro, la questione che tu hai inquadrato ricade pienamente nel cosiddetto redditometro. Sono anni che si prospettava un allarmismo (a mio avviso giustificato), sulle possibili ripercussioni in ambito automobilistico, ma nel passato i controlli si erano focalizzati solamente sui casi più clamorosi, per esempio quelli riguardanti le intestazioni fittizie dei veicoli, con soggetti proprietari di decine e decine di veicoli, ma di fatto nulla tenenti per il fisco. Da qualche anno invece, le maglie dell'Agenzia delle Entrate si sono strette sempre di più, arrivando fino al cittadino comune, "reo" di possedere anche solo un'auto di cilindrata superiore alla fatidica soglia dei 3000 cc., che di fatto fa scattare il controllo incrociato con il reddito dichiarato dal contribuente. L'accertamento si sviluppa in modo rigido, paradossale e controverso, poichè l'Agenzia delle Entrate applica dei criteri di valutazione assurdi, senza ammettere prove che ne dimostrino l'inesattezza, così che il cittadino si ritrova senza nessuna "arma di difesa" non tanto perchè colpevole, ma proprio perchè non vengono ammesse le prove a sua discolpa. Parliamo per esempio di parametri reddituali sopravvalutati rispetto al veicolo posseduto, senza tener conto dello stato stesso dell'auto, del suo utilizzo, del prezzo di acquisto, del valore di mercato, oppure se sia un mezzo storico piuttosto che di recente costruzione. Niente di tutto ciò può essere portato a giustificare l'incongruità tra ciò che sia il reddito dichiarato, e quello che secondo il fisco sia il reddito minimo da dichiarare per potersi permettere un'auto da 4500 cc. Non esiste una soglia di reddito entro la quale stare in una botte di ferro, il redditometro prevede che vengano incrociati i dati riferiti alla cilindrata del veicolo, e appunto al reddito dichiarato; se si rimane sopra un certo coefficente, allora scatterà l'onere della prova a carico del contribuente, cioè la richiesta a giustificare come si possa mantenere o acquistare una determinata auto in base al proprio reddito denunciato. Alla fine, non essendo ammissibile nessuna prova "logica", vincono sempre "loro". Ecco perchè c'è stato il fenomeno migratorio delle targhe europee su veicoli di proprietà di cittadini italiani. Dapprima solo le tedesche, poi anche le bulgare, le polacche e le lituane; ma il problema certamente non si risolve in questo modo. Il fatto che poi il governo non abbia mai preso in considerazione che non tutte le auto siano uguali e di identico valore, attesta come il redditometro sia solo l'ennesima razzia dispotica di denaro ai danni degli italiani. Sicuramente il sistema va rivisto e sarà rivisto dal prossimo Governo, a cui spetta il compito di restituire maggiore equità e rispetto verso chi già paga (abbondantemente) le tasse.

Rimorchio portamoto


Domanda

Buongiorno, sono un appassionato del mondo americano e in particolare dei motori che arrivano dagli Stati Uniti. Sono il proprietario di un Dodge Ram 3500 e anche di una Harley Davidson Fatboy customizzata. Quest'anno sono riuscito a convincere anche la mia compagna a fare la patente della moto, così è in arrivo un'altra Harley dall'America. Ora vi chiedo per agganciare un rimorchio porta moto al mio Ram cosa devo fare. Posso anche prenderne uno negli USA? Ce ne sono di migliori non hanno dei costi esagerati. Attendo una vostra risposta e complimenti per la rivista.
Gianluca

Caro American Driver, sembri davvero un grande appassionato del mondo "a stelle e strisce", e questo ti è valso la pubblicazione della tua lettera. La tua filosofia di scendere dal Ram per usare un'Harley e viceversa, apre i confini all'immaginazione per quella che potrebbe essere una vacanza ideale. Ma veniamo "a bomba" sulla tua domanda. Per agganciare un rimorchio ci vuole innanzi tutto un gancio traino sul veicolo. Non è sufficiente comprarne uno e montarlo, deve essere presente sulla carta di circolazione, così come deve essere indicata la massa rimorchiabile sul documento stesso. La massa rimorchiabile serve a sapere quanto peso puoi trainare con il tuo Dodge RAM. Altra cosa da valutare prima di passare all'acquisto, è la procedura per intestarsi il carrello. Se lo comprassi negli USA, dovresti tener presente una certa tempistica prima di poterlo utilizzare. Quasi impossibile immatricolarlo direttamente senza passare da qualche omologazione europea; il che vorrà dire che anche la spesa sarà diversa rispetto ad un rimorchio già italiano. Inoltre dovrai attendere l'arrivo della nave, lo sdoganamento, e organizzarti il trasporto verso casa. Insomma, due conti vanno fatti prima di comprare ad occhi chiusi. Diverso è il discorso di un rimorchio già italiano. Se il tuo RAM è già munito di gancio traino omologato, sarà sufficiente chiedere a tuo nome l'aggiornamento della carta di circolazione del rimorchio (ricordiamo che il passaggio va fatto solo sul cosiddetto libretto, poichè il registro dei rimorchi inferiori ai 35 quintali è stato abolito, quindi non c'è alcun adempimento PRA da svolgere), e il tutto si concluderà in quella fase. Infatti, oltre a non dover presentare nulla al PRA, con l'entrata in vigore da febbraio 2013 (al momento in cui scriviamo la data è ancora incerta in vista di probabili slittamenti) della nuova targa per rimorchio, non si dovrà più richiedere la targa ripetitrice da apporre sul carrello insieme a quella di immatricolazione. Le nuove targhe dovrebbero avere sigla iniziale "X", e a pochi giorni dalla loro entrata in vigore (già stabilita da parecchi mesi), non si è ancora a conoscenza di quanto sarà il costo a carico del cittadino. Il Ministero infatti ha previsto la sua introduzione nel sistema di circolazione italiano, senza mai esprimersi su quello che dovranno essere gli importi da corrispondere alla Motorizzazione, e questa lacuna, oltre ad essere l'ennesima barzelletta all'italiana, rischia di causare non pochi problemi in ambito nazionale, perchè dal 20 febbraio 2013 le vecchie targhe hanno cessato il loro corso come stabilito dal DPR del 28/09/2012, costringendo così gli automobilisti che debbano immatricolare o reimmatricolare un rimorchio, alla paradossale situazione di non poter usufruire del vecchio sistema di targatura (perchè ormai fuori corso), ma neppure di quello nuovo (per mancata indicazione degli importi da parte del Ministero). Il tutto si risolverà senza dubbio in poco tempo, ma questa è l'ennesima prova dell'efficenza della macchina dello Stato.