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American and Classic Cars Blog



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Luglio 2011




Mustang svizzera


Domanda

Spett.le Redazione, sono proprietario di una Mustang comprata in Svizzera e vi scrivo perchè ho un po' di confusione circa l'immatricolazione della mia auto. Sono andato alla Motorizzazione della mia provincia e mi hanno detto che posso immatricolare la macchina senza nessun problema, perchè avrei tutti i documenti in regola richiesti (libretto svizzero,scheda tecnica e dogana). A parte il discorso delle modifiche, il problema è che avevo intenzione di montare delle misure di gomme superiori a quelle descritte sui documenti in mio possesso, ma che so che sono già state montate su molte altre Mustang. La Motorizzazione mi dice che non le omologa, vorrei capire se esistono altre strade prima di cominciare tutta la pratica.
Ennio

Caro American Driver, considerati già un passo avanti rispetto a tanti altri “driver” che comprano un'auto americana per proprio conto. Il fatto di avere una documentazione pronta per l'immatricolazione italiana (o comunque giudicata tale da chi ti ha esaminato le carte), non è cosa da poco. Risparmierai tempo, soldi e lungaggini per la famosa parte tedesca, ma a quanto pare non sei ancora contento. Giusto così, quando si tratta di desiderare sempre il meglio per le nostre auto. In ogni caso ti trovi di fronte ad un bivio: o prosegui per la via più semplice, più breve e più economica, “accontentandoti” dei pneumatici che ti sono stati certificati, oppure, al termine della nazionalizzazione, puoi radiare il tuo veicolo al PRA (causale esportazione), reimmatricolarlo in Germania con una targa temporanea, far annotare le modifiche, e poi reiscriverlo nuovamente in Italia. Ovviamente i fattori di tempistica e costi, la faranno da padrona. Sei disposto a tenere ferma la tua auto almeno un mese e spendere una considerevole cifra di denaro? Solitamente questo tipo di operazione viene fatta dagli appassionati di offroad, bramosi di equipaggiare il loro veicolo di una serie sterminata di accessori: gomme, assetto rialzato, snorkel, verricello, bull bar, e così via. Un altro discorso interessante potrebbe essere quello della trasformazione da autocarro ad autovettura, e viceversa. Spesso chi acquista un pickup lo fa proprio per necessità lavorative, per avere un veicolo che sia destinato al trasporto cose, senza rinunciare necessariamente ai piaceri e al comfort di un'auto. Ma ci sono anche tanti possessori di veicoli quali Dodge Ram, Ford F150, ecc... che non hanno nessuna necessità di carico, che prediligono i pickup semplicemente per la loro forma e robustezza, e che quindi necessitano di una autovettura anzichè di un autocarro. Ecco perchè, trovato il veicolo, spesso si rende necessaria la trasformazione, per uno dei due motivi di cui sopra. In queste prospettive i costi e la tempistica trovano più ampia giustificazione, ma nel tuo caso ci avviciniamo più ad un vezzo che ad una reale necessità. Anche il meglio ha il suo prezzo.

Grand Cherokee


Domanda

Caro American Drive, sono un vostro appassionato lettore, fino dai tempi di American Wheels e volevo farvi i complimenti per la rivista che riesce sempre a colpirmi ad ogni numero, dandoci sempre più soddisfazioni. Volevo fare una domanda per la rubrica driver guide e spero che mi sappiate aiutare. Ho acquistato un Grand Cherokee in Germania (allego il libretto) la Motorizzazione per targarlo mi ha chiesto di andare al collaudo e di fare una serie di modifiche molto costose alla macchina. Sono obbligato a fare quello che mi chiedono? In un'altra Motorizzazione sarebbe la stessa cosa? Perchè quando ho comprato un Grand Cherokee uguale nel 2009 non mi hanno chiesto niente? E' cambiata qualche legge?
Francesco – Genova

Caro American Driver, ti ringrazio per i complimenti, a nome di tutta la redazione. Grazie anche per il tuo quesito, così ricco di spunti interessanti. E non sai quanti. Il documento che mi hai allegato si riferisce ad una carta di circolazione tedesca, e subito ha attirato la mia attenzione per alcuni particolari interessanti. Mi aspettavo infatti che i motivi per richiederti il collaudo, insistessero in una di queste tre ipotesi, ben riscontrabili dal libretto: chiara provenienza extra comunitaria del veicolo, revisione scaduta, presenza di deroghe alle normative CEE nello spazio delle annotazioni. Con mia grande sorpresa, nessuna delle suddette condizioni è presente. Questo però chiarisce il motivo per cui nel 2009 il precedente Grand Cherokee non fu chiamato ad una visita e prova: evidentemente la documentazione era regolare, così come questa. Ma trovare una spiegazione per quella casistica non fa che aumentare i dubbi per quella più recente, e se l'ufficio che ha esaminato le pratiche fosse lo stesso, non se ne capirebbe davvero il motivo. Senza la presenza di una delle tre motivazioni elencate, non si può in nessun caso richiedere il collaudo del veicolo. La normativa Cee 2007/C è talmente esaustiva che un ufficio del Ministero dovrebbe essere in grande imbarazzo a sospendere una nazionalizzazione di questo tipo, entrando in aperto contrasto con delle disposizioni che ammoniscono gli Stati a non comportarsi diversamente da quanto enunciato nella norma, pena sanzioni della Comunità Europea allo Stato membro resosi responsabile dell'accaduto. In special modo, quando l'auto è già intestato al richiedente l'immatricolazione (come nel tuo caso), la Commissione Europea stabilisce che ogni cittadino deve poter immatricolare il proprio veicolo nel Paese in cui risiede, e che “le procedure di omologazione nazionale devono, in ogni caso, fondarsi su criteri oggettivi, non discriminatori e noti in anticipo, in modo da circoscrivere la discrezionalità delle autorità nazionali e da evitare che sia usata in modo arbitrario”. Non basta? Allora andiamo oltre. Sempre la suddetta disposizione, recita che non si devono ripetere controlli già effettuati in altri Stati membri, anche se si tratta di prove tecniche il cui esito può essere noto e a disposizione delle autorità, come nel caso della revisione regolare, apposta sul documento di circolazione tedesco. Non solo, ma i requisiti tecnici richiesti, non devono prescrivere modifiche superflue al veicolo, e qui sarebbe stato utile capire quali tipi di adattamenti ti hanno “intimato” di eseguire. Forse, il fatto di essere abituati a trovare la sigla USA di fianco a tutti i Grand Cherokee esaminati, ha indotto il funzionario ad attuare una procedura di collaudo, pertanto ti consiglierei di far notare che la provenienza del tuo veicolo è di origini comunitarie, come viene attestato dal Fahrzeugschein tedesco, facendo decadere ogni ulteriore dubbio tecnico sui requisiti dell'auto. Per completezza di informazione, ti dico che questo rifiuto è impugnabile davanti alla Commissione Europea, sempre se ti vorrai imbarcare in questa avventura. Potresti fare da apri pista per molti altri drivers.