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American and Classic Cars Blog



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Settembre 2009




L'Olanda chiama


Domanda

Ciao ragazzi, sarei intenzionato all'acquisto di un'americana d'epoca (di 30 anni) in Olanda, ci sono delle concessionarie veramente ben fornite e con prezzi assai lontani da quelli italiani. Si tratta di auto importate con targhe americane. Partendo dal presupposto che abbiano title o registration card e siano in regola con i pagamenti di dazio ed iva, qual è la prassi per un acquisto sicuro? La mia intenzione sarebbe quella di ritirarla sul posto e guidarla fino a casa, ma come verrà fatto il passaggio di proprietà? Posso circolare con targa americana? Potete aiutarmi ad avere le idee un pò più chiare? Grazie davvero.
Paolo Zillo

Caro Paolo, sto constatando una vera e propria tendenza al mercato olandese per le auto americane. Non so spiegarmi fino in fondo questo motivo, perchè molto spesso le macchine sono sprovviste dei documenti necessari per la nazionalizzazione, e quindi si configura un acquisto molto pericoloso. Devo fermarti sul tuo presupposto di partenza, visto che per quanto riguarda title e registration card occorrono entrambi i documenti legalizzati e apostillati, oppure la denuncia di smarrimento se mancanti. Invece, sempre rimanendo nell'ambito della tua premessa, non possono essere in regola con gli adempimenti doganali e fiscali, visto che gli obblighi assolti in un altro paese CEE non sono considerati se il veicolo non viene poi effettivamente immatricolato in quel paese. Detto questo, potrai ritirare il veicolo in Olanda facendo una scrittura privata con il tuo venditore, munendoti di un'assicurazione provvisoria per il viaggio. Una volta in Italia, provvederai agli adempimenti doganali che ti daranno modo di circolare per un anno con la targa americana. Giusto il tempo di effettuare la scheda ASI occorrente per la nazionalizzazione.

Meglio nuovi cerchi che distanziali


Domanda

Buongiorno, ho acquistato da due mesi una Ford Mustang Bullitt 2008. Sono molto soddisfatto ma trovo un unico piccolo difetto estetico: ha le ruote posteriori leggermente strette. Sto pensando di metterci dei piccoli distanziali e vorrei avere da voi esperti dei consigli in merito. Vi ringrazio molto e vi faccio i complimenti per la rivista.
Francesco

Caro American Driver, sono d'accordo con te che dei buoni cerchi (e delle buone gomme) cambiano totalmente la macchina. Però la soluzione dei distanziali non è ammessa in Italia, diversamente da altri paesi come la Germania che la riportano addirittura sulla carta di circolazione. Troverai molto facilmente qualcuno che te li monterà, magari anche mimetizzandoli con una buon lavoro di verniciatura, però devi sapere a che cosa vai incontro. Il ritiro della carta di circolazione e la seguente visita del veicolo presso la Motorizzazione, potrebbe porgere il fianco ad altri minuziosi controlli a cui sono soggette le auto americane, spesso non a ragione. Il consiglio è quello di montare dei cerchi leggermente più grandi (se ammessi), circolando in piena regola e migliorando notevolmente l'estetica della tua Mustang.




Tempo doganale


Domanda

Spett.le American Drive, rubrica Driver Guide. Sto comprando uno Chevrolet pick up del 1955 e chi ha importato questa macchina ha i documenti che sembrano in regola, anche se non è ancora targata italiana. Il proprietario attuale deve ancora fare la procedura di sdoganamento. Volevo sapere da voi se lo sdoganamento ha una scadenza, visto che la macchina è arrivata più di un anno fa in Italia ed è rimasta invenduta. Mi potete per favore dare informazioni a riguardo? Grazie.
Tommaso – Roma

Caro Tommaso, non ti preoccupare per la scadenza dello “sdoganamento”. Non c'è un termine ultimo per adempiere a questa incombenza, ma se vuoi un consiglio, lascia che sia l'attuale proprietario ad occuparsene e a dimostrare con ogni dichiarazione o documento in suo possesso la provenienza e il valore del bene. Il tuo venditore sicuramente ha tenuto per ultimo la questione dogana per non dover anticipare l'importo di IVA e dazio rispetto alla vendita incerta della vettura. Scelta condivisibile ma che deve fronteggiare prima della cessione dell'auto.

Targa personale


Domanda

Carissimo American Drive, ho sentito che a breve arriverà la targa personale, dove non seguirà più il veicolo ma la persona. È vero questo? Se è così si potrà anche personalizzarla come succede in America? Grazie in anticipo della risposta. Siete forti!
Angelo Macchie – Livorno

Caro Angelo, ogni tanto ci capita anche di dare buone notizie (qualcuno infatti mi scrive dicendo che spengo troppo spesso i sogni degli appassionati...): la targa personale si farà. Esiste però una grande distinzione tra targa “personale” e “personalizzata”. Anche se i due termini si somigliano, in realtà c'è un solco tra i due concetti che non si appianerà mai. In realtà il progetto della targa personale ricalca sostanzialmente quello già introdotto nella gestione dei ciclomotori, quindi in realtà è già esistente anche se non applicato agli autoveicoli. Si tratta di fatto nell'abbinare la targa ad un soggetto anziché al veicolo, creando quindi un sistema basato sull'abbinamento e sulla sospensione della nostra targa personale sui veicoli che utilizziamo. Questo però non cambia il meccanismo di produzione delle targhe, che avviene con una numerazione seriale e progressiva da parte del Poligrafico dello Stato. Niente quindi “personalizzazioni” di scritte, nomi, sigle, slogan... troppo difficili da gestire singolarmente, proprio per il sistema centralizzato di produzione. Vi immaginate poi quante scritte di cattivo gusto potrebbero circolare sulle strade senza nessun controllo? Facciamo un passo per volta.




Attestato di storicità


Domanda

Salve, ho appena fatto immatricolare una Dodge Charger del ’72 con la solita trafila dell’ASI e dopo vari mesi di attesa finalmente ce l’abbiamo fatta. Ora la mia domanda è questa: sono obbligato a richiedere il certificato di storicità per circolare con la mia auto o è facoltativo? Quali vantaggi offre il certificato di storicità? Serve per circolare nelle città dove ci sono i limiti Euro 1, Euro 2, ecc…? Attendo una gentile risposta e ringrazio per il lavoro che svolgete.
Carlo – Brescia

Caro American Driver, ci uniamo alla tua gioia per aver ottenuto l'attestato ASI; molto spesso ci si dimentica pure di averlo richiesto visto la tremenda attesa. L'attestato di storicità dovrebbe esserti arrivato assieme alla dichiarazione delle caratteristiche tecniche. Se così non fosse puoi comunque farne domanda, ma la tua carta di circolazione italiana riporta già l'annotazione di “veicolo storico” in virtù delle caratteristiche tecniche presentate (controlla nel riquadro n.3). Questa dicitura attesta con ancora più validità che il tuo veicolo ha tutti i requisiti di legge, anche ai fini della circolazione nei Comuni ove esistano dei vincoli specifici. Ricordiamo infatti che le limitazioni alla circolazione non sono stabilite a livello nazionale, ma bensì a completa discrezione dei Sindaci che possono modificare le disposizioni anche in virtù dello stato di qualità dell'aria in un determinato periodo. Pertanto non dimenticarti di controllare quanto disposto nella tua città.




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