Spett.le American Drive, sono un vostro appassionato lettore da poco tempo e vi scrivo innanzitutto per complimentarmi con voi per la vostra bellissima rivista. Essendo un appassionato di auto americane, in particolare delle muscle cars anni ’70, fin da piccolo possederne una era considerato per me un sogno. Grazie alla vostra rivista e dopo essermi documentato sulle questioni burocratiche, che a volte non sono sempre chiare (articoli letti qua e la su internet) avrei deciso di cercare la macchina dei miei sogni: una Pontiac Firebird Trans Am 1977-’78. Ora vi chiedo, esiste una documentazione affidabile sulla trafila da fare per acquistare un auto americana (importazione italiana, importazione tedesca e immatricolazione, modifica luci ecc…)? Nel caso di auto già immatricolate in Italia il trapasso di acquisto è agevolato (auto con più di 30 anni), o varia in base a qualche parametro? Tempo permettendo, nell’attesa di una vostra risposta porgo i miei piu sinceri auguri per la fantastica rivista e a voi e tutti. Saluti Stefano - SO
Caro American “Dreamer”, sembra proprio che il tuo sogno si stia per avverare, visto che stai già cercando in modo approfondito tutte le soluzioni più convenienti e più pratiche per arrivare “al dunque”. Mi chiedi se c'è una “documentazione affidabile”, e penso tu ti riferisca alla procedura da farsi per non incappare in qualche sorpresa. Non esiste in realtà una sorta di check list che tu possa spuntare di volta in volta. Certamente ci sono delle linee guida che devi tener presente, ma per stilare un vero e proprio prospetto riassuntivo di tutti gli adempimenti, probabilmente non ci basterebbero le pagine di America Drive. Ciò di cui puoi tenere conto dal punto di vista della nazionalizzazione, è di farti rilasciare più documentazione possibile del veicolo, di esigere sempre gli originali anziché le fotocopie, di mettere in conto il pagamento del dazio e dell'IVA nel momento in cui arriva l'auto in Italia, nel tenersi ben stretto la bolla doganale e nell'adattare il veicolo alle normative del nostro Codice della Strada. Infine, ma non ultimo, visto che anche tu hai già avuto modo di constatare quanto nebulosa sia l'informazione sulle auto americane, cerca di affidarti a persone competenti che abbiano un certo tipo di esperienza; non perchè si voglia appoggiare o spingere i professionisti del settore (di cui tutti noi facciamo parte), ma perchè proprio la nostra esperienza ha visto troppe volte appassionati come te che hanno dovuto chiudere in un garage il proprio sogno, senza poterlo immatricolare. Per il bene della Trans Am, non fare lo stesso errore.
Salve, volevo dei riferimenti precisi riguardo a quanto in oggetto e più precisamente a quanto
istituito per “assistere” il cittadino,
vessato, nella fattispecie dalla motorizzazione civile, che si rifiuta di applicare le leggi
europee e che devono essere rispettate anche sull'italico suolo. L’argomento è sempre quello,
immatricolazione in Italia di un’auto americana, già circolante in Europa e più precisamente in
Germania. I problemi? i soliti: fari, specchietti, vetri non a norma (secondo loro), ma che
invece secondo quanto disposto da regolamenti, recepiti anche qui, ma non applicati, in pieno
dispregio diritto, dovrebbero permettere l’immatricolazione dell’auto in tema. Potete darmi
informazioni? Grazie
Fabio Righi
Caro Fabio, sono dalla tua parte e capisco il tuo sfogo. Il sistema è senza dubbio da rivedere, e non lo diciamo solo oggi. Tu hai ragione nel contestare duramente molte procedure della Motorizzazione e dei suoi funzionari, che talvolta ne sanno veramente meno di un serio commerciante di auto, e che dall’alto della loro posizione si permettono di respingere pratiche per i motivi più disparati, senza nemmeno rendersi conto di che cosa stanno esaminando e di quali danni possono creare al proprietario di quel veicolo. Fin qui le “accuse” che mi sento di appoggiare. Poi, però, dobbiamo anche analizzare più a fondo la cosa. Tu titoli Sportello Telematico dell'Automobilista, che è un sistema di collegamento informatico che permette alle agenzie di svolgere in modo molto celere diverse pratiche, quali ad esempio i trasferimenti di proprietà e le immatricolazioni di veicoli nuovi provenienti da un mercato ufficiale, e quelli usati di provenienza UE. Quindi lo STA (acronimo dello Sportello Telematico), non va a semplificare tutte le procedure di nazionalizzazione delle nostra care americane, come ad esempio quelle storiche, alle quali viene richiesto il collaudo obbligatoriamente. E pure quelle di provenienza USA, già targate in un paese UE, possono essere sottoposte a controlli a discrezione del funzionario della Motorizzazione che ne esamina la documentazione. Questo perchè vi sono alcuni paesi in Europa che immatricolano le auto americane in deroga alle normative CEE in vigore, senza cioé applicare i dettami che dovrebbero essere rispettati da tutti i Paesi, e che forse, bloccherebbero sul nascere ogni possibilità di mettere in circolazione i veicoli from USA nella Comunità Europea. Quindi in questo caso specifico, è la Germania che non rispetta quanto sancito dall'Unione Europea, …e meno male!
Spett.le redazione di American Drive, volevo sapere come posso fare per ordinare dei pezzi di
ricambio negli USA come privato, senza avere delle sorprese. Ho trovato in alcuni siti
specializzati di diverse ditte ciò che mi occorre per la mia Mustang del 2000. È una trafila
burocratica come importare delle auto? Voglio dire: bisogna pagare l’iva e la dogana in quale
percentuale? Le percentuali sono calcolate sul peso o sul prezzo di ogni singolo oggetto? Qual è
il peso limite che possono spedire direttamente senza l’uso di un container? Chi si occupa dello
sdoganamento? Ci sono altre spese aggiuntive? Grazie della pazienza e ringrazio in anticipo per
una risposta. Complimenti per la rivista.
Francesco T. – Perugia
Per le spedizioni di pezzi di ricambio forse è una cosa che conosci meglio tu di me... Io non ho mai fatto arrivare nessun ricambio dagli USA.
Salve e complimenti per American Drive che compro sempre, tutti i mesi.
Volevo sottoporvi un quesito burocratico. Siccome avrei trovato una macchina americana (senza
targhe) dei primi anni ‘70 abbandonata a circa 60 km da casa mia, e informandomi non risulta
appartenente a nessuno; anzi chi la tiene in un prato mi ha anche detto che chiunque la porta
via le fa un favore, volevo sapere cosa dice la legge in questo caso. Mi hanno detto che se si
denuncia il ritrovamento di un oggetto smarrito e nessuno dopo un anno lo reclama si diventa
automaticamente proprietari. Se fosse vero, dopo potrò richiedere una reimmatricolazione, anche
se non ha i documenti? La macchina (non vi posso dire il modello) è abbastanza messa male ma
completa, manca solo il vetro posteriore e qualche profilo sulla carrozzeria. Magari non
conviene restaurarla ma io intanto la porterei a casa, così faccio anche un favore a quel
signore…
Cordiali saluti.
Primo Togliato
Caro “Mister Fortuna”, ce ne fossero di persone che sono disposte a regalare pezzi di un'epoca a costo zero! Evidentemente tu sei il Primo, di nome e di fatto, anche se bisogna considerare bene alcune cose: perchè il proprietario precedente non l'hai mai spostata? Forse perchè gli avranno detto che dovrà risponderne se il legittimo proprietario non la dovesse ritrovare. Come ci è finita sul suo terreno? Un appassionato di auto americane non le fa arrivare fin qui per poi abbandonarle. Quali accertamenti hai fatto per assicurarti che il veicolo non sia intestato a nessuno? Controllare sempre il numero di telaio al PRA e alla Polizia. Sei al corrente della normativa sull'abbandono dei rifiuti a cielo aperto? Ad un mio conoscente hanno fatto chiudere l'officina per un mese perchè aveva osato appoggiare un motore sul terreno (figurati una macchina intera che perde ogni tipo di liquido). Ma ignorando pure questi aspetti e pensando che tutto possa incastrarsi a dovere, non devi pensare che sia solo una questione di reimmatricolazione. Per prima cosa non sai se è già stata nazionalizzata prima d'ora, e se così fosse, la reimmatricolazione potrebbe chiederla solamente il proprietario precedente, e senza i documenti (Carta di Circolazione e sopratutto Certificato di Proprietà) non ci sarebbe modo di poterla intestare a te. Se invece fosse da nazionalizzare, allora ti servirebbe un atto di acquisto, la bolla doganale con il pagamento dell'IVA, e la completa funzionalità dell'auto per poterla esibire al collaudo. In definitiva, portala a casa se puoi, ma non far troppo affidamento sulla possibilità di immatricolarla. Pensa se dopo averla restaurata totalmente salta fuori il padrone del campo che reclama la sua auto in qualità di legittimo proprietario...